L'articolo 10 del Decreto Crescita, quello che prevede la possibilità di ottenere uno sconto diretto in fattura al posto del credito fiscale da utilizzare nel corso dei 5 anni successivi alla realizzazione di lavori di ristrutturazione e riconversione energetica previsti da Ecobonus negli appartamenti, è stato bocciato dall'Antitrust perché crea distorsioni nel mercato.
L'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si è pronunciata a seguito di una istanza presentata dall'associazione Italia Solare, stabilendo che l'articolo 10 comma ter del Decreto Crescita e il relativo provvedimento attuativo dell'Agenzia delle Entrate determinano "criticità concorrenziali".
Non è questa la prima volta che l'Antitrust si esprime sull'articolo 10. Lo aveva già fatto lo scorso 17 giugno, nel pieno delle discussioni sul testo finale del Decreto Crescita, inviando una presa di posizione al governo e al Parlamento in cui sosteneva che la norma potesse "generare un’indebita distorsione del mercato a vantaggio di pochi operatori, a detrimento delle imprese di medie e piccoli dimensioni attive nell’offerta dei servizi di riqualificazione energetica, con evidenti ricadute negative ai danni dei consumatori, i quali vedrebbero significativamente ridotta la loro libertà di scelta".
Anche le associazioni di categoria dei serramentisti si erano espresse contro l'articolo 10 fin dall'inizio segnalandone le principali criticità e chiedendone l'abrogazione o una sua profonda revisione che potesse andare incontro alle esigenze del mercato e soprattutto delle piccole e medie imprese in difficoltà nell'adottare lo sconto in fattura rispetto ai grandi operatori nazionali e stranieri.
La nuova pronuncia dell'Antitrust conferma quindi le perplessità sollevate dalle associazioni di categoria e rappresenta un passo importante verso una revisione dell'articolo 10 proprio nei giorni in cui si sta discutendo la legge di Bilancio 2020 che, con ogni probabilità, confermerà il finanziamento dell'Ecobonus anche per il prossimo anno.