Nasce una fase nuova per gli investimenti in beni strumentali in Italia e nel sud. Il Credito d’imposta per i beni strumentali non è più soltanto limitato agli investimenti supportati dalla tecnologia 4.0.
Una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito infatti che il Piano Transizione 4.0 prevede la possibilità di investire anche per i beni strumentali ordinari (non interconnessi) per il quali è possibile usufruire di un credito d’imposta del 10%.
Quali sono le attrezzature ammesse al credito d’imposta del 10%?
Si tratta di tutte le attrezzature e beni strumentali non controllate da dispositivi informatici e mezzi elettronici. Per fare solo qualche esempio nel nostro settore, possiamo fare rifermento alle attrezzature offerte da Edilsider ai serramentisti per il loro prezioso lavoro d’officina come i carrelli per il trasporto e lo stoccaggio, le attrezzature per la sigillatura e l’incollaggio degli angoli, i banchi per l’incollaggio e la lavorazione di ante e telai, le foratrici e le intestatrici, fino ai pantografi, alle cianfrinatrici e ai compressori.
Per le regioni del sud come la Sicilia, questo chiarimento dell’Agenzia delle Entrate comporta la possibilità di ottenere un credito d’imposta complessivo pari al 55% per via della cumulabilità con il Bonus Sud che porta in dote un credito d’imposta del 45%. I destinatari del bonus per il Mezzogiorno possono quindi sommare l'incentivo pari al 45% previsto con un ulteriore 10% a valere su investimenti in beni strumentali ordinari.
Nello stesso periodo in cui il governo nazionale sta mettendo a punto una serie di misure sostenute dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si presenta quindi per il nostro settore un’ulteriore opportunità che ci potrà consentire di sostenere la crescita dell’intero comparto e della qualità dei prodotti e servizi che i serramentisti offrono ai loro clienti finali.
